Luigi Tenco

Luigi Tenco

Artist

Luigi Tenco (Cassine, 21 marzo 1938 – Sanremo, 27 gennaio 1967) è stato un cantautore e polistrumentista italiano.

Insieme a Fabrizio De André, Bruno Lauzi, Gino Paoli e Umberto Bindi è uno degli esponenti della cosiddetta scuola genovese, un nucleo di cantautori che rinnovò profondamente la musica italiana.

Nel 1967 Tenco si presentò al Festival di Sanremo con la canzone “Ciao amore, ciao”, cantata, come si usava a quel tempo, da due artisti separatamente (in questo caso, si trattava dello stesso Tenco e di Dalida). Classificatosi al dodicesimo posto nel voto della giuria popolare ed eliminato anche al ripescaggio, l'artista fu preso dallo sconforto: rinchiusosi nella sua camera di albergo, l'artista si uccise con un colpo di pistola alla testa e venne trovato morto proprio dalla stessa Dalida.

Venne trovato anche un biglietto di addio vergato a mano – da attribuire allo stesso Tenco – contenente il seguente testo:

Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt'altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda “Io tu e le rose” in finale e ad una commissione che seleziona “La rivoluzione”. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi.

Nel corso degli anni le circostanze del suicidio sono state messe in dubbio e sono emerse teorie alternative (più o meno complottiste) sulla morte del cantautore.

Alla memoria dell'artista, nel 1972 è stato fondato anche il Club Tenco, associazione no-profit che si è posta l'obiettivo di valorizzare la musica d'autore e che assegna a cadenza annuale sia i Premi Tenco sia le Targhe Tenco: entrambe le categorie sono incluse fra i riconoscimenti più prestigiosi dello scenario musicale a livello nazionale.