La canzone è un rimescolamento sia dal punto di vista musicale che del testo di quattro canzoni.

La struttura è, dopo l'introduzione, da dividere in due sezioni principali e presenta un'ulteriore suddivisione piuttosto complessa sotto riportata.
-Intro'
-Sez 1: rit1 – strofa1
-Intro + Instr.
-Sez 2: strofa2 – prechorus(AB) – rit2 – strofa2 – prechorus(A) – special – prechorus(B) – rit2 – finale.

Nella prima sezione principalmente figurano due delle quattro canzoni: la prima è “Resta cu'mme” di Dino Verdi cantata da Domenico Modugno (1957), mentre la seconda è “Resta con noi Signore la sera”, canto liturgico scritto da Domenico Machetta e pubblicato nel 1969.
Questi due brani sono evidentemente simili sotto molti aspetti e la band ha voluto esaltare le loro somiglianze reinterpretandole con una strumentazione e un arrangiamento ispirati invece alla terza canzone, ovvero “Born to be Alive”, pezzo di Patrick Hernandez del 1978.

Nella seconda sezione è evidente il riferimento a “Born to be Alive” per quanto riguarda i prechorus, mentre nelle strofe, nei ritornelli, nello special e nel finale il testo è tratto e modificato dalla quarta canzone, un altro canto liturgico, ovvero “Esci dalla tua terra e va” di Gigi Cocquio.

Da queste ultime canzoni si capisce il perché del titolo, ottenuto sostituendo da “Born to be Alive” il nome di Abramo, personaggio biblico e protagonista della narrazione della Genesi da cui si ispira il canto di Cocquio.

In questo modo Elio e le Storie Tese hanno voluto accostare il mondo della musica sacra a quella pop, anche considerata scandalosa dalla critica del tempo (come nel caso di “Resta cu'mme”), generando un mix efficace e che fa funzionare insieme elementi che comunemente si considera vadano separati.